
FOMO: quando la paura di perdersi qualcosa ci fa perdere noi stessi

Essere in armonia nella vita
Paura di amare

Nell’elettricità pulsante di un mondo che si apre agli occhi degli adolescenti, si cela un timore profondo, che si insinua tra i sogni e le speranze di innamorarsi. È uno spavento che non si manifesta con urla o lacrime, ma con un sussurro sottile, una paura di perdere il controllo, di essere vulnerabili, di aprire il cuore e trovarsi poi a dover affrontare il dolore di una separazione o di un rifiuto. In questa età di transizione, l’amore diventa quasi un enigma, un mistero che intimorisce più di quanto affascini, perché il rischio di soffrire sembra troppo grande, troppo insopportabile.
Per evitare questa sofferenza, molti adolescenti scelgono di rinunciare, di costruire barriere invisibili intorno a sé, di rifugiarsi in un’immaturità emotiva che si presenta come una corazza.
È come se, per proteggersi dal dolore, decidessero di non amare affatto, di non lasciarsi coinvolgere, di non rischiare di essere feriti.
Questa scelta, però, non è solo una forma di difesa, ma una sorta di autoinganno, un modo per negare la propria fragilità e, allo stesso tempo, rinunciare alla possibilità di vivere appieno le emozioni più autentiche e profonde.
L’adolescenza, in questa sua fase di crisi e di scoperta, dovrebbe essere un tempo di apertura, di crescita, di sperimentazione.
Ma spesso si trasforma in un campo minato di paure e di blocchi interiori, dove l’insicurezza si radica come un albero che si nutre di dubbi.
È un’immaturità che si veste da forza apparente, una maschera che nasconde il desiderio di amare e di essere amati, ma che si arresta davanti al timore di perdere il controllo.
Eppure, questa paura, se ascoltata con attenzione, può diventare un insegnamento. Può spiegare che l’amore, con tutte le sue fragilità e le sue ferite, è anche una delle esperienze più profonde e significative dell’essere umano.
Che il rischio di soffrire è parte integrante della vita stessa, ma che il valore di amare supera di gran lunga il dolore che può derivarne.
Che, forse, la vera maturità consiste nel riconoscere la propria vulnerabilità e nel trovare il coraggio di aprire il cuore, anche se questo comporta la possibilità di essere feriti.
In questa ricerca di sé, gli adolescenti sono chiamati a superare le proprie paure, a lasciar cadere quelle maschere per scoprirsi, e scoprire, che l’amore, con tutte le sue imperfezioni, è anche una via di crescita, di scoperta e di libertà.
Solo così potranno trasformare il timore in un ponte verso un mondo più autentico, più ricco di emozioni e di significato.
E, forse, in questa sfida, troveranno la vera forza di diventare adulti capaci di amare senza paura, di vivere senza barriere, di essere, infine, pienamente sé stessi.